Ho aggiornato il contenuto della pagina il 27 Marzo 2021

Make Love è il suo grido sui muri della città. La sua firma è Unplatonic. Da qualche mese è comparso sui muri tra i vicoli di Napoli: nel centro storico, a Chiaia e al Rione Sanità.

Immagini pop e colorate, personaggi presi in prestito dai cartoon e dai fumetti, dalla storia e dall’arte; simboli iconici della comunicazione di massa, cuori disegnati a mano libera e su tutto una sola esortazione scritta a grandi lettere: Make love!

E’ un imperativo, dice l’artista. <Perché in questo periodo storico – spiega –  pervaso di intolleranza, tensioni e a volte vero e proprio odio, c’è bisogno di amore>.

E il suo è un amore universale, raccontato nelle sue infinite sfumature: dissacrante, erotico, infantile, romantico, poetico.

Unplatonic rientra nell’universo variegato della street art, l’arte di strada che utilizza tanti mezzi espressivi. Lavora per lo più con carta e colla, collocandosi nella categoria del paste-up, la cosiddetta poster -art che è per sua natura effimera.

Non si conosce la sua identità, l’anonimato è la regola nel mondo della urban art. Ma ho intervistato Unplatonic, rigorosamente via digital, per saperne di più.

 

Conosco le regole, non dovrei chiederti chi sei, ma qualcosa puoi dirmela?

L’anonimato è la migliore garanzia di libertà d’espressione. Potrei dirti che sono un inviato del dio Eros. Ma, va bene, sono di Napoli e ho studiato all’Accademia di Belle Arti.

Quando inizia il progetto Unplatonic?

Il progetto è neonato e con tanta voglia di crescere. Ho iniziato nel gennaio 2021 con l’idea di dar voce al bisogno di amore e nelle più svariate sfumature. Illustrando soggetti pop, personaggi contemporanei e cartoni animati, intendo attirare l’attenzione sul messaggio che è MAKE LOVE, fai l’amore, nella forma più imperativa possibile. È un urlo che vorrei far cadere a pioggia su tutti e ciascuno può leggerlo nella forma che preferisce, che sia la più trasgressiva o viceversa la più romantica possibile. Con MAKE LOVE indico quella che per me è la via d’uscita dal malessere che pervade questo periodo.

Spray, stencyl, carta, quale tecnica utilizzi?

È una tecnica mista: bombolette, acrilici, smalti, chine e colori fotosensibili. In strada utilizzo supporti non permanenti, dipingo su carta e poi incollo sui muri. A volte, se voglio lasciare un segno indelebile, utilizzo una bomboletta spray. Ho anche una linea di opere che definisco “da salotto” che realizzo su tela, cartone, legno, carte pregiate e ceramica. Il tutto viene realizzato sempre e unicamente a mano, dallo stencyl al paste up, motivo per cui sono tutti pezzi unici.

Su che soggetti stai lavorando?

L’ultimo nato è Dante. Ma ci saranno personaggi come la Loren, Elisabetta II, Napoleone, Leonardo da Vinci.