Ho aggiornato il contenuto della pagina il 7 Aprile 2020

Quando dici lascio tutto e vado a vivere dall’altra parte del mondo. C’è chi lo fa davvero. Come Renato Calò che ho conosciuto un anno fa a La Paz, capitale della Baja California Sud, Messico.

È stato la nostra guida (mia e del fotografo Alessandro Capoccia, entrambi inviati da DOVE per un reportage che trovate qui “BAJA CALIFORNIA ON THE ROAD) in questa terra magnifica e selvaggia. È ed stato l’uomo che mi ha regalato la grande emozione di accarezzare le balene.

Dieci giorni insieme, 1800 km percorsi a bordo della sua jeep, tra asfalto e incredibili piste off road, imprevisti, una machaca indimenticabile, tortilla e Tequila al bar, e infinite chiacchierate.

 

La storia di Renato, la sua vita, sono state un viaggio nel viaggio.

E a me sono sempre piaciute queste storie di vite non ordinarie come quella di Alessandra Laricchia, prima donna guida safari in Namibia raccontata anni fa su L’Espresso (leggi qui l’articolo)

Renato incuriosisce subito. Classe 1944, 76 anni portati con destrezza e un look a metà strada tra il pilota di rally e il safari man. Veneziano di nascita, ex fotografo pubblicitario, una passione smodata per i motori, ex pilota professionista, vive in Baja California dal oltre quarant’anni, dal 1975 per essere precisi. Dal 2014 è orgogliosamente un volontario attivo di Sea Shepherd, la  più grande flotta non governativa del pianeta che da quarant’anni pattuglia gli oceani per la salvaguardia di balene, delfini, tartarughe e altre specie a rischio. <Sono stato alle Faroe con Sea Shepherd nella battaglia contro la mattanza delle balene>. Insomma uno di quei personaggi con cui parleresti per ore. Ma andiamo con ordine.

Come fotografo Renato inizia a lavorare nel 1959, prima con Gianni Berengo Gardin che sostituisce nel 1965 presso lo studio pubblicitario Pianon a Venezia; poi a Milano nel mondo della moda con Oliviero Toscani e Ugo Mulas. Collabora con le testate più prestigiose dell’epoca tra cui  Grazia, Harper’s Bazaar, Panorama, Play Boy, Vogue.

Come pilota nel 1971 organizza e partecipa al “Raid Tierra del Fuego-Alaska”, 34mila chilometri in motocicletta dal Polo Sud al Polo Nord, un’esperienza memorabile raccontata nel libro “Raid Terra del fuoco – Alaska” con le sue foto.

Adrenalina e voglia di libertà prendono il sopravvento quando si hanno meno di trent’anni. <Durante una festa, durata tre giorni e due notti, sponsorizzata dal Nepenta, la discoteca più famosa di Milano, mi dico di non essere felice. Decido allora di vendere tutto, organizzo un’asta tra amici per raccogliere soldi e parto per il Messico>, racconta.

Renato trova la sua “isola felice” in Bassa California, a Capo San Lucas che negli anni Settanta era un paradiso terrestre, abitato da hippy e surfisti. Dalle passerella milanesi passa a fotografare la natura grandiosa di questa terra che regala scenari unici: sterminate distese di cactus, alte cordigliere e canyon profondi, le saline più grandi del mondo, ed ancora oasi remote e coste abitate da leoni marini ed aquile pescatrici.

In Baja California si è portato dietro anche la sua passione per i motori e le corse off road: prima in moto, poi in macchina, il mezzo a lui più congeniale, ha partecipato al Campionato di Off Road della Baja California Sur, e a ben nove edizioni della mitica Baja 1000, una delle gare di auto fuoristrada più dure della storia automobilistica mondiale, con un secondo posto di categoria nel 1982.

 

Ora vive a La Paz dove ha fondato Baja California Adventure con cui organizza e guida spedizioni turistiche e collabora con vari tour operator come corrispondente locale.

Della Baja Sur conosce i luoghi più nascosti, quelli più selvaggi, le piste off road, le soste e gli indirizzi non segnati sulle guide, conosce la gente locale, quella vera dei piccoli villaggi, i pescatori e gli artigiani. E poi parla con le balene, le Eschrichtius robustus, le meravigliose balene grigie, creature dalle sembianze preistoriche che ogni anno, tra gennaio ed aprile, arrivano dal Mare di Bering nelle acque calde del Baja California per partorire e svezzare i propri cuccioli.

La Baja California del Sud è l’unico posto al mondo dove questi enormi mammiferi, che raggiungono le trenta tonnellate di peso, si lasciano avvicinare e persino toccare dall’uomo: sfiorano le barche, passano sotto la chiglia e riemergono dall’altra parte, giocano. Con Renato sono stata nella Laguna di San Ignacio, in mezzo all’Oceano Pacifico, a rincorrere balene su piccole lance di vetroresina. Una meraviglia che è difficile raccontare. Lo ha fatto lui per me, con questo video che mi ha inviato qualche settimana fa.