Ho aggiornato il contenuto della pagina il 11 Gennaio 2024

Sono tornata ad Aquapetra (si torna sempre dove ci si sente amati). Ci mancavo da un po’, ma resta un posto del cuore. Un luogo felice. Trama di pietra e boschi, di pace e silenzio.

Furono visionari Domenico e Patrizia Tartarone a investire, venticinque anni fa, in questo lembo di Campania sconosciuta ai più, lontana dalle solite rotte. Chi lo conosceva il Sannio beneventano allora? La provincia schiva e autentica. Terra antica e fiera, bella e selvatica, rude a tratti. Io iniziai a conoscerlo e frequentarlo negli anni Novanta, con Mario e Giovanna Florena, e con Fabrizio Carola, autentici pionieri in questa terra di confine. Il Sannio shire, colline verdi di ulivi e filari di vite a perdita d’occhio. E poi borghi autentici come Santa Agata dei Goti, Cusano Mutri, Guardia Sanframondi, Morcone, San Lorenzello.
Ci vide giusto, Mimmo Tartarone, architetto e imprenditore. Quel borgo di pietra, abbandonato e ai margini di un bosco di lecci e querce, sarebbe diventato il primo albergo diffuso, e di grande charme, della Campania. Era il 1998. Perfettamente integrato nel paesaggio, elegante nella sua essenzialità di materiali: pietra, Corten, legno e vetro. Pensato come rifugio per rigenerarsi. Enclave di acqua, natura incontaminata e bellezza.

In dieci anni, Aquapetra ha modificato le rotte di tanti viaggiatori, ha fatto parlare di sé e del Sannio beneventano, ha fatto riscoprire a tanti napoletani la meraviglia di questo territorio che poco o nulla ha da invidiare all’Umbria e alla Toscana. Ha fatto scuola come modello di accoglienza e di impresa che non si risparmia in progetti e investimenti: l’ampliamento della Spa, l’arte contemporanea diffusa, la Stella Michelin, il bistrot di cucina tradizionale, la sostenibilità.

Il 2024 si apre con una grande novità: il riconoscimento finalmente di destinazione termale e la possibilità di utilizzare l’acqua sulfurea di Telese. <<Sì, dopo 10 anni, siamo stati autorizzati dal Ministero della Salute e siamo aggiudicatari della concessione da parte della Regione. Oggi siamo Terme>>, dichiara Tartarone. In primavera Aquapetra avrà una nuova piscina all’aperto, tra la roccia e gli ulivi, di acqua termale, in continuità con la piscina interna della nuova area Spa e una palestra con vista sul bosco e il paesaggio. L’offerta termale arriva a integrare quella olistica che da anni fa di Aquapetra una destinazione di benessere. In arrivo anche 4 nuove suite che si andranno ad aggiungere alle 45 camere e suite sparse tra il borgo.

Aquapetra è senza alcun dubbio un’esperienza sensoriale: il lino bello delle lenzuola, il silenzio intatto, le voci degli uccellini al mattino, il profumo del bosco, il camino acceso d’inverno e le cicale festose d’estate, le luci calde del borgo, la pietra viva, la ricerca del bello ovunque e la cura amorevole per i dettagli, opera di Patrizia Cante Tartarone. A dicembre ha poi un fascino particolare, con le lucine delle feste, le ghirlande di agrifoglio alle porte, il grande abete in piazza e la legna che arde nei camini.

E poi c’è il buono: la prima colazione, allestita nella Loggia, è un mosaico dolce e salato di torte, mini croissant, latticini freschi, pani, biscotti e marmellate artigianali, frutta di stagione e tanto altro. La cucina di Luciano Villani, stella Michelin dal 2017, è creativa ma al tempo stesso fedele al territorio che è uno straordinario giacimento gastronomico. Si sceglie tra due percorsi: Aqua e Petra, mare e terra. I piatti che mi piace ricordare: la pasta e patate con crostacei crudi e colatura di alici, l’insalata aromatica e croccante di verdure, gli spaghetti al levitisco con ricci e bottarga ed ancora l’agnello di laticauda, da sempre in carta, piatto cult di Villani e omaggio al Sannio pastorale.

Aquapetra Resort&Spa | SS Telesina, 1 | Telese Terme (BN) | Tel. 0824 941878