Ho aggiornato il contenuto della pagina il 8 Febbraio 2023

Una piccola corte nascosta, un palazzo del Seicento e un nuovo progetto di accoglienza nel cuore di Chiaia, a Napoli.

Oltre il grande portone verde, ecco i tavoli di L’Ebbrezza di Teonilla: sono quattro o forse cinque, occupano l’intero cortile che è un piccolo gioiello di architettura, intimo e raccolto. Piperno grigio e intonaco rosso, due nicchie ornate di statue di gusto classico.

Il Palazzo risale al 1604, è Palazzo Ravaschieri di Satriano con ingresso principale sulla Riviera di Chiaia, quello della celebre bottega E. Marinella, e un accesso laterale da vico Satriano, al civico 3. Palazzo storico, fu sede del Vicerè e poi fu acquisito da Filippo Ravaschieri Principe di Satriano. Tra queste stanze passò anche Goethe che ne scrive nel suo celebre Viaggio in Italia.

A settembre il cortile è rinato a nuova vita, via le auto finalmente e spazio al bello. La corte ospita il ristorante L’Ebbrezza di Teonilla, il primo piano le Suite di Corte Satriano.

Dove un tempo c’erano cavalli e carrozze oggi ci sono la cucina e l’unica piccola sala, gran parte dei tavoli sono all’esterno. La cura del cortile e tanti dettagli di interior portano la firma gentile di Leti e Ludo.

In cucina ci sono due cuochi appassionati e di talento: sono Antonio Apa e Dario De Gaetano, cognati, e vengono da Quarto dove avevamo il loro ristorante, La Fescina, l’osteria contemporanea aperta nel 2016 e stroncata dalla pandemia. Ma ad ogni fine c’è sempre un nuovo inizio. Luca Di Leva, sommelier e oste molto amato de l’Ebbrezza di Noè di via Vetriera, li ha portati qui per dare inizio ad una nuova storia di ebbrezza, quella di Teonilla.

L’Ebbrezza di Teonilla nasce dunque dalla lunga esperienza della celebre enoteca con cucina di via Vetriera, indirizzo ben noto in città e nel carnet di chi ama bere bene e sentirsi a casa. Ne ricalca in parte il nome, ma la domanda sorge spontanea: chi è Teonilla? E’ un’ava della famiglia proprietaria di questi spazi, una nobildonna che abitò questi luoghi. <<Ma se si legge al contrario, Teonilla contiene in sé anche il nome Noè>>, aggiunge Luca che si divide tra via Vetriera e vico Satriano. 

Ma veniamo alla cucina: di tradizione nella sostanza, contemporanea nelle tecniche di preparazione, creativa senza voli pindarici. Bella estetica e gusto chiaro. È  una cucina che nasce da quattro mani e due teste, che si nutre di esperienze diverse e confronti: Antonio viene dalla scuola di Angelo Troiani a Roma, Dario dalle cucine dei ristoranti Bifulco.

Dal cortile si accede alle Suites di Corte Satriano, stessa proprietà, progetto nel progetto.

Il bel portone in vetro e ghisa con pensilina liberty lascia intravedere due rampe di scale. Il colpo d’occhio è d’effetto. Sono quattro camere – e una quinta in arrivo – che si affacciano tra il cortile e la Riviera di Chiaia. La ristrutturazione porta la firma di Alberto Sifola, l’architetto delle case più raffinate di Napoli: colore, eleganza, soffitti alti, arredi di charme. La Green suite si apre su Piazza Vittoria e la Villa Comunale e guarda il mare. Le altre, la Red, la Orange e la Blu,  si affacciano sui cortili del palazzo.

L’Ebbrezza di Teonilla è aperto solo di sera, per ora. Il lunedì è chiuso.

Per info e prenotazioni Tel. 081 318 7864. Qui il sito