Ho aggiornato il contenuto della pagina il 8 Febbraio 2023

C’è un piccolo hotel di fascino a Paestum, a pochi passi dalle mura antiche della città greca, che rievoca paesaggi e sensazioni da Grand tour: si chiama Tenuta Duca Marigliano e nasce dal recupero attento di una residenza di caccia di metà Ottocento.

Lo stemma gentilizio che campeggia sulla facciata riporta la data 1882: il restauro ha preservato la bella architettura storica della casa, la scala esterna, i portali in pietra chiara, i contrafforti in piperno e l’intonaco rosso, quel rosso vibrante che viene da epoche passate.

Gli interni, che conservano gli archi e le volte a botte, rivelano linee, materiali, colori e design contemporaneo: la lobby al piano terra è un ampio salone con divani, poltrone, libri e fiori su tavoli e tavolini. Uno spazio che accoglie come una casa, la casa di Rosario e Loredana Paolino. Tenuta Duca Marigliano è il loro sogno diventato realtà, il progetto di una vita, la voglia di investire nella propria terra.

La dedizione si legge in ogni dettaglio e nei sorrisi di chi lavora qui, nel bel giardino che circonda la casa, nella scelta di pezzi di arte – come le ceramiche dell’artista Sergio Vecchio – e di design che ben dialogano con la storia del luogo come le grandi lampade da esterno Tolomeo di Artemide.

Le camere sono 19 e sono distribuite tra il primo piano, la mansarda e la casa in pietra che è accanto alla villa padronale: era in passato la casa destinata ai coloni che lavoravano nella tenuta ed oggi accoglie anche il ristorante Casa Coloni.
Le camere hanno pavimenti in cotto, arredi e materiali contemporanei. Sono ampie, luminose, dotate di tutti i confort. In alcune sono stati lasciati a vista porzioni di decorazioni ad affresco di fine Ottocento.


Il ristorante è aperto anche a chi non soggiorna in albergo, la sala può ospitare fino a 15 persone, ma compensa il grande patio esterno.

Lo chef Luigi Coppola propone una cucina contemporanea che non tradisce il territorio, piatti di memoria e creatività. Il suo pane è un viaggio nel tempo: è fatto con farina di ghiande (per il 70%), un’usanza antica, tipica del mondo contadino. Le ghiande sono quelle raccolte dalle querce della tenuta, la farina viene fatta dallo chef e viene mescolata con farina di tipo 2, il risultato è un pane scuro, profumato di buono, che arriva in tavola annodato con un filo di spago. Il burro non è da meno, crea dipendenza. Come anche l’infilata di piccoli assaggi che compongono l’aperitivo di benvenuto.

Lo chef firma anche la prima colazione: fresca, genuina, con marmellate fatte con la frutta coltivata in tenuta, il pane caldo, lo yogurt da latte di bufala (siamo nella piana dove si allevano bufale felici e sane che danno un latte strepitoso per mozzarelle, ricotte, yogurt e tanto altro).

La Porta Aurea, una delle quattro porte di accesso all’antica città greca di Posidonia, è di fronte al viale di ingresso: i templi di Hera, Nettuno ed Athena sono lì sulla piana, ancora integri da oltre duemila anni. Hanno attraversano il tempo.  Immobili, poetici nell’ora del tramonto, quando il cielo si tinge di rosa.

Tenuta Duca Marigliano è aperto tutto l’anno, chiude giusto per un mese a febbraio. Non ha piscina, ma una piccola spa solo per due in mezzo all’agrumeto. Il giardino che circonda la casa è un incanto, un invito a fermarsi, a prendersi tempo per un buon libro. L’albergo mette a disposizione anche bici e bici elettriche per pedalare in questo lembo di costa cilentana, tra mare, colline e rovine greche.

Una visita al Parco Archeologico di Paestum e al Museo, dove è conservata la celebre Tomba del Tuffatore, è di quelle cose da fare almeno una volta nella vita.

Prendetevi tempo, Paestum merita più di un fine settimana.
Leggi qui cosa fare e dove andare.

Tenuta Duca Marigliano

Via Tavernelle, 86 Paestum – Tel. 0828 721 297