Ho aggiornato il contenuto della pagina il 8 Febbraio 2023

Nel cuore della Barbagia, in Sardegna, c’è un luogo speciale, pensato e curato come una casa, con amore e dedizione. Chiamarlo albergo sarebbe riduttivo, per questo, forse, è nata la definizione di experience hotel.

È la casa di Giovanna Palimodde, sarda nelle ossa e nell’anima, tenacemente attaccata alla sua terra ma con occhi acuti di chi ha viaggiato, conosciuto, ascoltato. Suo padre fondò negli anni Sessanta il ristorante Su Gologone, a poche centinaia di metri dalla sorgente omonima. Un ristorante di cucina tipica con 8 camere. Giovanna ne ha preso il testimone trasformando questa casa in un luogo di emozioni, di continue scoperte, di arte e cultura, di bellezza sparsa e dettagli amorevoli.

Un omaggio alla Sardegna più vera, come d’altronde richiede il posto. L’albergo è letteralmente immerso e avvolto nel folto di lecci, mirti, corbezzoli, olivi, ginepri, ai piedi delle falesie calcaree del Monte Corrasi. La vista della montagna è possente. Siamo nel cuore del Supramonte di Oliena, l’altra Sardegna, selvaggia e intatta, ancestrale nella sua bellezza.

Le 40 camere e suite sono sparse, alcune nell’edificio storico, altre nascoste nei giardini. La percezione è quella di un piccolo borgo. Così l’ha voluto Giovanna, pensando a ricreare luoghi e suggestioni tipiche della Sardegna. C’è una grande brace dove ogni sera viene cucinato il porceddu infilzato su lunghi spiedi, storica specialità della casa. Ci sono la biblioteca sarda, l’angolo delle acquasantiere, quello delle lanterne.  Ci sono il Nido del pane, la Cantina, il Giardino segreto ed ancora il Terrazzo dei sogni dove una sera a settimana si osserva il cielo notturno con gli astrofili di Nuoro.

Un pizzico di magia ovunque. Giovanna come una novella Alice e il suo paese delle meraviglie. 

L’orto è una poesia. Specie al tramonto quando viene allestita la cena sulle terrazze che degradano tra ortaggi ed erbe aromatiche. È una delle esperienze che propone Giovanna: su vecchi tavoli di ferro e legno, sparsi nell’orto, tra attrezzi agricoli, vecchie bilance, campanacci e balle di fieno, viene servita una cena preparata con i frutti della terra, il pane carasau, il buon Cannonau. La cucina è un rito al Su Gologone, genuina, autenticamente sarda. La cena al Nido del Pane è un’altra esperienza, con le massaie locali che impastano pasta e pane cotto nel forno al momento e servito caldo con il prosciutto locale, un tesoro sardo, fatto da suini allevati allo stato semibrado, golosi di ghiande del Supramonte.

A rendere speciale ogni angolo del Su Gologone è l’arte. All’occhio attento non sfuggiranno i percorsi d’arte dedicati ai più grandi artisti sardi del Novecento. Ci sono raccolte di tessuti, ceramiche artistiche dell’Otto e Novecento, maschere e costumi tradizionali, mobili, dipinti e oggetti del mondo pastorale. Giovanna è lei stessa un’artista e le sue creazioni sono ovunque: tessuti dipinti a mano compongono arazzi, tavolini, cuscini di ogni forgia e colore. Vivaci e gioiosi. Le Botteghe di Su Gologone è il suo regno, qui Giovanna ha raccolto un campionario di oggetti e manufatti di artisti e artigiani sardi, ci sono elementi di recupero, ceramiche, i filati di Oliena e naturalmente le sue creazioni. Un ennesimo tributo alla Sardegna.

Ma c’è un luogo che mi ha rubato il cuore qui al Su Gologone, è il Magico Tablao, la terrazza che si spalanca sulle falesie del Corrasi, un nido tutto bianco accoccolato tra gli olivi selvatici, con legni di ginepro imbiancati come schienali di divani e cuscini dove è bello sprofondare per assaporare la magia del tramonto, i silenzi e il canto infinito delle cicale. Un aperitivo qui è la fine del mondo.

Al Su Gologone ho soggiornato 3 notti e 4 giorni, abbastanza per innamorarmi del posto e per iniziare a scoprire questo scampolo di Sardegna che è un concentrato di mare e montagna formidabile. E che certamente merita più giorni. A 500 metri dall’albergo ci sono le Sorgenti di Su Gologone, un monumento naturale, oasi protetta, da percorrere a piedi e in kayak.  Nel raggio di venti chilometri o poco più ci sono: il mare di Cala Gonone, Cala Luna, Cala Mariolu, un tratto di costa spettacolare; il Supramonte di Orgosolo con Monte Novo San Giovanni e la citta dei Murales; la Gola di Gorropu (leggi QUI l’itinerario) che è tra i canyon più spettacolari d’Europa. Sono andata via con un pizzico di malinconia e con la voglia di tornarci. Anche perché vorrei vedere la Experience Wild Suite con letto allestito anche all’esterno per dormire sotto una coperta di stelle.

Su Gologone Experience hotel

oc. Su Gologone – 08025 OLIENA (NU) SARDEGNA

Telefono 0039 0784 287512 – 287552 | www.sugologone.it