Ho aggiornato il contenuto della pagina il 15 Gennaio 2025

Sblocca ricordi, l’Hotel Trieste a Verona.  Una tana metropolitana per gli amanti del design vintage, del pezzo unico e introvabile, dell’oggetto cult. Come il vecchio fustino cilindrico del Dash, il detersivo che più bianco non si può, cimelio del 1965, in bella mostra in una delle librerie della lobby. Tra una radio Cubo Brionvega e il mitico specchio lampada Ultrafragola di Ettore Sottsass. Un mix and match di arredi, oggetti e opere d’arte che sorprende ed emoziona.

L’Hotel Trieste è una creazione di Andrea Quiriconi, collezionista curioso e vorace, che nel 2000 rileva il vecchio albergo di famiglia (dal 1953) in via Porta Nuova deciso a cambiare tutto.  <<Volevo dare anima a queste stanze, poter lasciare vibrazioni buone a chi passa di qui>>. L’arte e il design tracciano la rotta e anno dopo anno prende forma il nuovo Hotel Trieste. Decisamente unico e fuori catalogo nella classica e romantica Verona. Le 35 camere di un tempo diventano 16, tutte diverse, pensate per essere uniche e irripetibili da Andrea e Lidia, sua moglie, appassionata di musica e Dj raffinata. Lidia, alias Dj setter, aggiunge all’esperienza dell’arte e del design quella della musica, componendo playlist per ogni camera e per ogni momento dell’albergo (su Spotify Hotel Trieste 1953). Non è raro trovarla in consolle a mixare tecno e classica all’ora dell’aperitivo nei saloni della lobby.

Due lounge, una di fronte l’altra, precedono la postazione reception: da una parte ecco il celebre divano Misfits di Moroso di un blu profondo e avvolgente, con la poltrona Soft Heart chair di Ron Arad sempre per Moroso; dall’altra il Camaleonda color tabacco di Mario Bellini per B&B Italia con l’iconica poltrona Joe di Poltronova, a forma di gigantesco guanto da baseball. Le pareti nere fanno guizzare le forme e i colori delle creazioni oniriche di Giovanni Motta, artista neo pop e surrealista.

L’arte contemporanea (da Warhol a Getulio Alviani, da Piero d’Orazio al veronese Ghioni) si mescola con storici manifesti pubblicitari, altro pallino di Andrea. Oggetti e affiche che rievocano l’epoca d’oro del Carosello e di Armando Testa: dall’ippopotamo blu della Lines a Caballero e Carmencita di Lavazza. Una collezione importante con pezzi che hanno fatto la storia dell’advertising: l’amaro Punt e Mes, l’Eau Sauvage di Dior con l’immagine di Corto Maltese, le campagne Fiorucci a cui è dedicata una camera, il digestivo Antonetto.

L’esposizione continua nelle camere dove Andrea ha sovvertito regole e schemi della classica stanza d’albergo. Via la scrivania, spazio a grandi sedute, il letto anche al centro della camera. E poi pareti e soffitti colorati, sul comodino i vecchi telefoni di bachelite. Le mitiche sedie di Verner Panton, la collezione delle poltrone Afrique di Moroso sono solo alcuni dei pezzi che abitano le camere. Io ho dormito nella 512, “Il cielo in una stanza”, con il soffitto viola che cantava Gino Paoli (in una teca di plexiglas appesa al muro è esposto il vinile storico del cantautore), le pareti blu e grandi finestre che si spalancano su Verona.

La prima colazione è di qualità e allestita con eleganza e cura dei dettagli, a cominciare dai fiori freschi: nei piatti selezioni di formaggi e salumi, miele, frutta fresca e pancakes, torte e biscotti fatti in casa, uova, frutta secca, yogurt e succhi. Il tutto in un salotto, più intimo e raccolto, dove sedute vagamente barocche dalla tappezzeria animalier convivono con pezzi di design, tavolini anni Cinquanta, optical art alle pareti e il bel lampadario Artichoke di Poul Henningsen, <<una prima edizione con paralumi in rame del 1958>>, sottolinea Andrea con orgoglio.

C’è da dire infine che ogni spazio dell’hotel muta nel tempo, nulla è fermo e definitivo. La collezione – con autentici pezzi da museo – è un continuo divenire che aggiunge fascino al tutto. Andrea acquista oggetti e arredi sempre nuovi, sposta un divano o un quadro, rimescola. Aggiunge una lampada, cambia il colore di una parete. È l’eterna inquietudine del collezionista.

Info: Hotel Trieste Via Porta Nuova, 57. Tel. 045 596022. Per la camera doppia: da 200 a 400 euro a notte con prima colazione.

N.B. Non lasciatevi ingannare dalla categoria assegnata all’hotel: tre stelle. La qualità dell’offerta e del servizio, l’accoglienza, il carattere delle camere, la prima colazione, sono decisamente da cinque stelle.