Ho aggiornato il contenuto della pagina il 22 Ottobre 2023

Il Rione Terra di Pozzuoli torna a brulicare di vita. Si cammina tra le stradine del borgo, si prende un caffè al bar o un aperitivo al tramonto. Artisti e giovani designer hanno popolato le botteghe. La domenica si celebra messa nella Cattedrale Tempio.

Sono passati trent’anni anni dall’inizio dei lavori di recupero, cinquanta da quando il rione fu sgombrato forzatamente. Per il bradisismo, dissero. Ma anche perché si viveva in pessime condizioni igienico sanitarie. La memoria di quegli anni è ancora viva negli anziani del posto. I giovani però sono tornati tra queste stradine, tra un aperitivo, una mostra fotografica e un concerto sulla terrazza spalancata sul mare.

La posizione è a dir poco spettacolare. Lo avevano ben capito i coloni greci e poi i romani che qui posero le prime pietre dell’antica Puteoli. Le stesse pietre che sono tornate alla luce durante i lavori di restauro e che oggi costituiscono un importante giacimento archeologico di età augustea. Su questa rocca tufacea, protesa sul mare, nel 194 a. C. nasceva Puteoli che a lungo fu il porto commerciale più importante di Roma. La città romana emerge tra le vestigia barocche del vicereame spagnolo. Il Duomo di San Procolo, si confonde tra le imponenti colonne del Tempio d’Augusto.

Ma il bello è perdersi tra i meandri del borgo, vicoli, scalinate e improvvise aperture sul mare. Capri si staglia nitida sulla linea dell’orizzonte. Le case, ristrutturate, sono ancora vuote. Si parla di un albergo diffuso, chissà. Per ora c’è un bar, il Bar Cannavacciuolo, che metterei tra i più belli del Mediterraneo, per vista e posizione. E ci sono spazi che sono officine creative, gallerie d’arte, antiquariato, piccoli negozi. Dal 17 settembre hanno messo in moto il borgo con il progetto “Officine Rione Terra” curato da Art Garage, un progetto a tempo, fino a gennaio 2024. Poi si vedrà. Fino ad oggi sono stati spesi più di 200 milioni di euro tra messa in sicurezza e ristrutturazione, ma la destinazione d’uso di questi luoghi resta ancora vaga. Il potenziale è enorme.

Intanto vale la pena godersi il posto. Almeno tre gli indirizzi che consiglio: a picco sul mare c’è la spazio dell’artista Lucia Ausilio con la mostra “Lo sguardo rivolto verso il cielo”: tre enormi teste che sembrano della stessa pietra tufacea della rocca. Volti primitivi, giganti che sembrano fuoriuscire dal pavimento. Sono distesi al sole, rivolti verso il cielo e il mare, pervasi di una pace interiore, in dialogo silenzioso con chi osserva.

Poco più su c’è il piccolo spazio Astromarket dove prendono forma belle idee creative: è lo spazio di Simone Maddaluno e Aurora Scotto di Minico, graphic designer lui e fotografa lei, giovani e con talento e passione. Propongono una serie di illustrazioni, stampe digitali, dedicate al Rione Terra dal tratto pulito e minimale e poi biglietti e divertissement tra gioco e ironia. Vale la pena sbirciare anche tra le cose di Millalù: una collezione moda eco-bio, Tshirt fatte a mano e stole in fibre naturali come il lenpur, soya, bamboo, canapa.

Fino a Gennaio l’associazione Art Garage anima il borgo con concerti, teatro e fotografia.
Le botteghe sono aperte dal Martedì al Venerdì dalle 17 alle 20; il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 22.