Ho aggiornato il contenuto della pagina il 20 Febbraio 2023

Luci su Forcella: la famigerata strada a ridosso del Duomo, uno dei quartieri più controversi di Napoli rinasce con L’Altra Napoli. La Onlus fondata da Ernesto Albanese, già artefice del grande riscatto del Rione Sanità, punta ora su questo mezzo chilometro di strada dalla singolare forma ad Y, da cui il nome di forcella. Un nuovo progetto di rigenerazione urbana, sociale ed economica che parte dal recupero del patrimonio storico artistico del quartiere a lungo negato e dimenticato.

Dopo oltre quarant’anni sono stati restituiti alla collettività gli spazi dell’antico Complesso monumentale della Chiesa dell’Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa Croce, un vero e proprio tesoro nascosto. Il portale della Chiesa è stato finalmente riaperto dopo anni ed è stato ristrutturato l’annesso chiostro giardino quattrocentesco, una piccola meraviglia, tra affreschi settecenteschi e testimonianze storiche. Al primo piano del complesso (a cui si accede anche da via Sersale 9) è nata la Casa della musica dedicata ai laboratori musicali della Piccola Orchestra di Forcella e al Coro delle voci bianche del quartiere.

Si chiama La Porta dei Sogni questo nuovo progetto de L’Altra Napoli che già nel 2019 aveva inaugurato a Forcella La Casa di Vetro, uno spazio polifunzionale dedicato ai bambini e ragazzi del quartiere nato dalla riqualificazione di un’ex vetreria.

La rinascita di Forcella passa attraverso la bellezza di spazi ritrovati e attraverso la musica: già 40 bambini e ragazzi suonano insieme e presto sarà formato il Coro delle Voci bianche. L’Altra Napoli mette al centro dei progetti proprio i bambini e le famiglie del quartiere ben consapevole che non esiste rigenerazione culturale se non c’è rigenerazione sociale ed economica.

Sull’esempio virtuoso di quanto accaduto già al Rione Sanità con i ragazzi della cooperativa La Paranza, i giovani di Forcella hanno fondato la cooperativa sociale Manallart per accompagnare napoletani e turisti alla scoperta del loro quartiere.

Forcella è un incredibile spaccato del centro storico, compreso tra Corso Umberto I e via Duomo. Un concentrato di suggestioni, tra bellezza velata e disordine, tra antico e caos quotidiano, panni stesi al sole e i tipici bassi. È il quartiere del Teatro Trianon dove debuttò Eduardo Scarpetta, della storica Pizzeria da Michele, tra le più antiche di Napoli e autentica istituzione. È qui il celebre Cippo a Forcella, ‘o Cipp’ a Furcella in napoletano, ovvero una porzione della cinta muraria della città greca, l’antica Neapolis.

La Chiesa dell’Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa Croce è solo uno dei siti storici di rilievo: fondata dai nobili della città, la più antica confraternita di Napoli, risale al 1290, ma fu rimaneggiata più volte nel corso dei secoli. Oggi appare nella sua veste settecentesca: facciata in piperno grigio, pavimento maiolicato, altari e marmi tardo barocchi. Il gioiello della chiesa è il prezioso retablo quattrocentesco attribuito a Pietro Befulco e raffigurante la deposizione di Cristo dalla croce. È stato da poco ristrutturato e riportato al suo luogo originario, l’altare maggiore.

Con il progetto “Forcella alla luce del giorno”, le guide di Manallart (Tel.333 887 7512) organizzano una passeggiata guidata nel quartiere di circa tre ore con partenza dalla Real Casa Santa dell’Annunziata, celebre per la Ruota degli Esposti. Le Fontane della Scapigliata e del Capone, la Chiesa della Compagnia della Disciplina della Santa Croce, la Chiesa di San Giorgio Maggiore, la Chiesa di Sant’Agrippino e l’area archeologica con l’antico complesso termale del Carminiello ai Mannesi sono solo alcuni dei tesori che riserva il quartiere. All’ingresso di via Vicaria Vecchia c’è anche il San Gennaro di Jorit, il murales alto 15 metri dipinto nel 2015. A pochi passi ci sono il Duomo e la Cappella del Tesoro di San Gennaro, il Museo Filangieri ed ancora Castel Capuano.