Ho aggiornato il contenuto della pagina il 16 Marzo 2021

È da mesi che volevo vedere da vicino l’Ilaria Cucchi di Jorit a Napoli.

Ed oggi per puro caso sono passata di qui e quello sguardo mi ha inchiodato. È lo sguardo fiero di una combattente, lo sguardo di chi ha conosciuto il più atroce dei dolori.

Jorit ha dipinto questo ritratto ad ottobre scorso nei giorni in cui venivano diffuse le dichiarazioni del carabiniere Francesco Tedesco sul pestaggio subito da Stefano Cucchi in caserma la notte del 15 ottobre 2009.

 

La storia la conosciamo meglio oggi grazie anche al bellissimo film Sulla mia pelle (2018) del regista Alessio Cremonini con un bravissimo Alessandro Borghi. Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre 2009 per botte, incuria, indifferenza, solitudine. Ed è morto nei luoghi dove ogni cittadino dovrebbe essere al sicuro. Morto per mano di chi avrebbe dovuto averlo in custodia ed averlo in cura.

La morte di Stefano Cucchi è una vergogna nazionale. E dieci anni dopo non ci sono ancora condanne. Sua sorella Ilaria è diventata il simbolo della resistenza, della voce contraria, del coraggio. Non si è mai arresa. E Jorit, con la sua personalissima cifra, ce lo ricorda ogni giorno con questo grande murales in via Verrotti, a pochi passi da Piazza Immacolata, a Napoli. Andatelo a vedere e perdetevi in quegli occhi.

Qui potete leggere chi è Jorit Agoch 

Per non dimenticare Stefano Cucchi e i diritti fondamentali di ogni essere umano, potete seguire il sito dell’Associazione Stefano Cucchi