Ho aggiornato il contenuto della pagina il 17 Gennaio 2021

Mancano poche ore al verdetto finale. Lunedì 18 gennaio sarà eletta la Capitale italiana della cultura 2022 e Procida è tra le finaliste.

Una bella sfida. Una grande opportunità per la nostra piccola isola tufacea e l’intero territorio flegreo.

È la prima volta che un’isola si candida all’ambito titolo. E Procida lo ha fatto giocando bene le sue carte: una storia importante, una bellezza semplice e vera, una natura protetta, una cultura che è intreccio di tradizioni secolari, che si esprime nella tipica architettura locale, nel borgo di Marina Corricella con le sue case a grappolo e i muri vibranti di colore, nella Terra Murata e nella storia di Palazzo d’Avalos che fu carcere fino al 1988, nei riti secolari della processione dei Misteri del venerdì santo.

Procida è l’isola di Elsa Morante e di Lamartine, della letteratura e del cinema.  L’ultima volta ne ho scritto nel 2017 per DOVE.  Il Demanio aveva da poco ceduto al Comune l’immensa proprietà del cinquecentesco Palazzo d’Avalos che fu palazzo reale e casino di caccia di Carlo III di Borbone e successivamente, a partire dal 1815, prima scuola militare, poi carcere e Bagno penale per ergastolani.

Ci entrai in punta di piedi, accompagnata dall’allora assessore al Turismo del Comune di Procida, ricordo il cortile cinquecentesco, l’edificio delle celle con la medicheria e gli opifici dove lavoravano i detenuti, le brande arrugginite, le divise e le scarpe consunte lasciate lì come se fosse ancora abitato, i registri carcerari dell’epoca e altri cimeli.

Una cittadella carceraria a picco sul mare, con mura di cinta, grande porta di accesso e garitte per le sentinelle. Sbarre e feritoie, tagli di luce e ombre profonde.

QUI L’ARTICOLO pubblicato su DOVE nell’ottobre del 2017.

Basterebbe sono questo a far vincere a Procida il titolo di Capitale italiana della cultura. Occorrono 70 milioni di euro per far rivivere questo luogo che è un unicum in tutto il Mediterraneo.

La cultura non isola” è il filo conduttore della candidatura che fa leva su 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati (su www.procida2022.comtutte le info)

Noi incrociamo le dita per Procida, la nostra isola.